Forbes Italian Excellence: Parma protagonista di un futuro che ispira

Gruppo di giovani professionisti di JEParma durante l’evento Forbes Italian Excellence a Parma, dedicato all’innovazione e all’eccellenza italiana.

Parma è una città che sorprende, non per clamore, ma per sostanza. Una realtà che, nel corso degli anni, ha saputo farsi apprezzare per il suo spirito di innovazione e la solidità delle sue tradizioni. Ed è proprio qui che Italian Excellence, il format nato nel 2024 su iniziativa di Forbes Italia per dare voce alle realtà che fanno crescere il Paese, ha scelto di fare tappa il 17 aprile 2025. Un evento dedicato all’innovazione, alle nuove generazioni e alle eccellenze del territorio, ospitato in un luogo simbolico: lo stadio Tardini.

Parma: un sistema che funziona

A introdurre l’incontro, Edoardo Prallini di Forbes Italia e il CEO Nicola Formichella, che ha voluto questo format per scoprire e valorizzare storie di impatto economico e sociale.  Al centro del dibattito, Parma: esempio emblematico di collaborazione virtuosa tra pubblico e privato. Tra i presenti, anche il sindaco Michele Guerra, che ha ribadito un concetto fondamentale: il benessere del capoluogo dipende dalla sinergia tra i due settori, capaci di generare una rete compatta e focalizzata su obiettivi condivisi. Parma però è anche: città universitaria, città creativa UNESCO, e sede di EFSA, distretto agroalimentare d’eccellenza e motore di innovazione sostenibile. Non stupisce, quindi, che sia stata eletta Capitale Europea dei Giovani 2027. Un traguardo che coinvolgerà i giovani in questo ecosistema di interazioni, dando impulso a progetti concreti che li vedranno protagonisti, come lo Youth Check: uno strumento pensato per valutare l’impatto generazionale delle decisioni politiche.

Formazione: prospettive da università, lavoro e territorio

Nella prima tavola rotonda, ha dominato la scena il tema della formazione. Laura Mazza (Federformazione) ha sottolineato come l’istruzione non sia solo trasmissione di competenze, ma leva strategica per connettere istituzioni e far crescere consapevolezza e leadership. Luca Mastella (Learnn) ha evidenziato l’urgenza di modelli formativi agili, accessibili e aggiornabili, capaci di colmare in tempo reale il gap tra università e mondo del lavoro. Francesco De Seriis, presidente di JEParma, ha rimarcato con chiarezza una criticità tipicamente italiana: molti studenti iniziano l’università senza avere una reale consapevolezza delle competenze richieste dal mercato del lavoro.

JEParma, in quanto associazione che si pone come ponte fra università e mondo del lavoro, cerca di colmare questo gap partendo dalle soft skills, spesso trascurate dal percorso accademico tradizionale, ma sempre più richieste dalle aziende. Esempi dell’applicazione di queste competenze sono le numerose iniziative alle quali JEParma ha preso parte, come l’organizzazione del TEDxUNIPR e il progetto JEnerational Mentoring.

De Seriis ha poi parlato della forza della contaminazione culturale che avviene tra gli studenti fuorisede: “A Parma, molti ragazzi finiscono per sentirsi a casa. E da questa immersione nasce qualcosa di unico: la voglia di diventare promotori attivi del territorio, di restituire valore e di raccontare la cultura italiana anche fuori dai confini della propria città d’origine.”

Anche UNPLI, rappresentata da Maximiliano Falerni, ha raccontato il punto di vista delle pro loco e di come stiano digitalizzando il patrimonio culturale, coinvolgendo i giovani in un nuovo modo di fare volontariato, consapevole e connesso al territorio.

Eccellenze imprenditoriali: fra innovazione e tradizione

La seconda tavola rotonda ha mostrato un’Italia che innova senza perdere il legame con la tradizione. Tra i vari progetti presentati, Barilla e Artisia stanno rivoluzionando il concetto di pasta grazie alla stampa 3D, creando nuove forme e impasti personalizzati. Lacertosus, invece, reinterpreta il mondo del fitness unendo qualità, estetica e tecnologia. Sunsolution porta la transizione energetica nelle aziende con impianti fotovoltaici accessibili, ed un occhio di riguardo ai giovani del territorio. EY, infine, accompagna le imprese locali nella digitalizzazione e nella gestione dei rischi globali.

Startup, sostenibilità e nuove visioni

Un’ampia panoramica è stata dedicata anche al mondo delle startup, segno della vivacità dell’ecosistema locale. Dal med-tech di Jemtech alla foodtech di Locomeal, dalle case sostenibili di WLHEMP alle app per il benessere animale di Helpet: l’imprenditoria giovanile guarda con lucidità ai bisogni concreti, proponendo soluzioni scalabili, accessibili e orientate alla sostenibilità.

Progetti come quelli di Officina On/Off, Ulisse Solution, EcoBoosters e E-Muse testimoniano un cambiamento culturale profondo: quello di chi crede che innovazione significhi impatto sociale, che la tecnologia vada usata per semplificare, educare e includere.

Il futuro è in mano ai giovani

Italian Excellence ha raccontato un’idea di Parma concreta, moderna e che agisce come sistema. L’evento ha messo in risalto la capacità della provincia emiliana di collegare istituzioni, aziende, startup e giovani. L’intervento del presidente di JEParma ha testimoniato come l’associazionismo universitario non sia soltanto una piccola realtà limitata ai confini accademici: è una palestra di futuro, dove si impara a essere cittadini attivi, imprenditori di sé stessi e promotori del territorio.

In un’Italia che ha sempre più bisogno di punti di riferimento, l’eccellenza non è solo questione di risultati, ma di passaggi di testimone. È sul territorio che si costruisce la crescita vera, con storie credibili e modelli che generano impatto. E a Parma, questo passaggio è già in atto: giovani e istituzioni, imprese e associazioni stanno dimostrando che il futuro si costruisce insieme, guardando insieme al futuro.

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